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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
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capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

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venerdì 3 febbraio 2012

Bracciale di moebius

Per la creazione del mio bracciale (vedi sito specifico delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons: http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html ) pensavo ad un oggetto dinamico; così ho fatto riferimento al “nastro di moebius”, come fece Max Bill nella ricerca di una soluzione per una scultura sospesa in grado di girare nell’aria, creando un oggetto costituito da un unico lato chiamato “nastro infinito”. Esso, dal nome del matematico tedesco August Ferdinand Möbius, è un nastro di una lunghezza variabile che, una volta girato di 180 gradi, si ricongiunge nuovamente alle due estremità. Questa semplice operazione gli attribuisce una caratteristica miracolosa: le sue superfici laterali non possiedono nè un davanti nè un di dietro, non sono né dentro né fuori, ma sono tutte e due le cose allo stesso tempo: non vengono delimitate da due angoli o due linee come un nastro qualsiasi, ma da un’unica linea, che ritorna su se stessa infinita e parallela a se stessa.
Esso può essere realizzato partendo da una striscia rettangolare ed unendo i lati corti dopo aver impresso ad uno di essi mezzo giro di torsione, pari a 180°.
Per la realizzazione del bracciale mi sono servita di un cartoncino bianco, sul quale ho riproposto una serigrafia di Max Bill, e di un foglio di plastica trasparente che verrà incollato con della colla vinilica sul bracciale.
Dopo aver ritagliato, disegnato, colorato e incollato la plastica trasparente su di esso, ho ruotato (180°) un lato del cartoncino e con della colla vinilica ho incollato le due estremità, creando così il nastro di moebius.
Il secondo bracciale è stato realizzato sempre allo stesso modo, riproponendo questa volta il quadro di Piet Mondrian.
Successivamente ho voluto provare a realizzare il nastro di moebius utilizzando la plastica. Con il calore, dopo aver ruotato un lato(180°), ho incollato le due estremità e ho ulteriormente modificato, sempre con il calore, la plastica rendendo ancora più dinamico il bracciale; infine ho colorato quest’ultimo con degli acquarelli.
Link di riferimento bibliografici:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_di_M%C3%B6bius
AA. VV. a cura di Thomas Buchsteiner e otta letz , Max Bill, pittore, scultore, architetto, designer, ediz. Mondadori Electa , Milano 2006.