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cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone
capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

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martedì 7 febbraio 2012

My Paper Bracelet is a Bracelet of Comics

La seconda esercitazione assegnataci dalla Professoressa Cecilia Polidori, docente del corso di design presso l’Università Mediterranea di Architettura di Reggio Calabria, prevedeva due argomenti:

il primo riguardante un’attenta lettura e riproduzione del design classico prodotto industrialmente (quello delle sedute di Saarinem, LC e Rietveld), il secondo riguardante la realizzazione di monili e bracciali questa volta, però, non copiando il classico, ma elaborando, creando, inventando, progettando un look anche fotografico dei nostri oggetti”. (vedi sito delle "Lezioni di design. 
Mi sono cimentata, inizialmente, nella prima parte di questa esercitazione, realizzando la riproduzione della sedia di G. Rietveld “Red and Blue”(link di riferimento: Gerrit Rietveld -Red and Blue, Esercitazione n° 2, Pubblicato da Roberta Russo a 1/15/2012 05:20:00 PM), studiandone il metodo di progettazione. Mi ha molto stupito scoprire che un grande designer ed architetto come Rietveld pare non facesse quasi mai uso del
metodo del progetto ideato a priori con l’ausilio del disegno e, al contrario, mettesse in pratica le sue idee direttamente con il materiale arrivando all’oggetto “perfetto” solo dopo ripetute sperimentazioni.
Un’esperienza che mi ha dato la giusta spinta per affrontare la seconda parte di questa esercitazione: la realizzazione di Paper Bracelets. La prof.ssa Cecilia Polidori ci ha consigliato diversi materiali da poter adoperare per tale esercitazione: oltre la ovvia carta normale, o del pane, pasta, carne, castagne, velina, cipolla, riso, etc, stoffa, spago, plastica riscaldata e modificata(vedi sito delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons: http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione)

Ho pensato innanzitutto al materiale da utilizzare ed ho scelto la carta. Successivamente mi sono documentata attraverso internet, sulla tecnica di modellazione della carta: l’origami. Sono venuta a conoscenza di questa tecnica durante una lezione di design in cui la Prof.ssa C. Polidori ha mostrato dei lavori di origami di ex allievi.
Avendo acquisito un po’ di idee su come e cosa si poteva realizzare con tre “fattori” quali carta, manualità e fantasia, inizio a dar libero sfogo all'immaginazione.
“Carta … quale tipo di carta posso utilizzare? Che consistenza voglio dare ad i miei Paper Bracelets? Quali colori?” penso e ripenso, fin quando non arriva un’idea: le pagine di un fumetto. Scelgo Topolino: rientra tra i capolavori fumettistici mondiali ed ha caratterizzato la mia infanzia.

Inizio a tagliare, dalle pagine di un numero ripetuto del fumetto, strisce di carta di varie dimensioni:

PRIMO MODELLO:
Inizio ad applicare l’origami, incastrando le strisce ripiegate le une con le altre:

SECONDO MODELLO:

per questo modello non ho fatto altro che utilizzare due strisce, disporle una verticalmente ed una orizzontalmente, sovrapporle alla loro estremità ed iniziare a piegarne prima una, poi l’altra e così ripetutamente fino ad ottenere una “catena” di lunghezza adeguata per avvolgere un polso di media misura ed ottenere, quindi, un bracciale.
TERZO MODELLO:
per quest’ultimo modello ho utilizzato le strisce di carta, intrecciandole fra loro, per creare una rete compatta.